Don Abbondio (descrizione fisica e caratteriale)
Don Abbondio è il curato di un paesino affacciato sul lago di Como.
Egli è presentato come un uomo di circa sessant’anni , dai capelli bianchi e con “due folti sopraccigli, due folti baffi, un folto pizzo”, che incorniciano una “faccia bruna e rugosa”.
Non è assolutamente un uomo molto coraggioso e dimostra anzi in numerose occasioni la sua viltà e la sua codardia, che sono all’origine anche della scelta di farsi prete: non dettata da una sincera vocazione, ma dal desiderio di sfuggire i pericoli della vita ed entrare in una classe agiata e dotata di un certo prestigio, che offre una discreta protezione in tempi in cui regna la violenza e la legge non dà alcuna garanzia agli uomini quieti.
Egli è accudito da una domestica, Perpetua, donna decisa ed energica che spesso gli rimprovera la sua debolezza e lo esorta a comportarsi con maggior determinazione, quasi sempre senza successo.
Tutta la sua personalità, il suo carattere e i suoi atteggiamenti ruotano intorno al sentimento della paura che, unita all’attaccamento alla vita, lo rende egoista.
Davanti ad ogni avvenimento sgradevole cerca di disfarsene e fa lo stonato, l’attonito, come quando nel romanzo dice:
“Egli, tenendosi sempre il breviario aperto dinanzi, come se leggesse, spingeva lo sguardo in su, per ispiar le mosse di coloro; e, vedendoseli venir proprio incontro, fu assalito ad un tratto da mille pensieri Domandò subito in fretta a se stesso, se, tra i bravi e lui, ci fosse qualche uscita di strada, a destra o a sinistra; e gli sovvenne subito di no. Fece un rapido esame, se avesse peccato contro qualche potente, contro qualche vendicativo “.
Don Abbondio ha paura di tutto e di tutti, è soggiogato dal terrore e dal sospetto.
Il suo sistema consisteva principalmente nello scansar tutti i contrasti e nel cedere in quelli che non poteva scansare, neutrale, cede a tutti dopo breve insistenza come quando dice: ” se la cosa dipendesse da me vedon bene che a me non me ne vien nulla in tasca” e nei casi in cui deve proprio decidere egli si appella al più forte.