Il Palazzotto di Don Rodrigo
Il Palazzotto di Don Rodrigo
Nel v capitolo de “ i Promessi Sposi è presente la descrizione del palazzotto di Don Rodrigo, che sorge isolato come un piccolo fortilizio su un’altura. Intorno ad esso giacciono numerose casupole e ciò ci fa subito capire che le persone che vi abitano sono al servizio di Don Rodrigo.
Infatti egli aveva creato un piccolo regno e il Manzoni,con una descrizione realistica, lo presenta come un posto poco raccomandabile ed equivoco. La gente che le abita non è la stessa che Fra Cristoforo ha incontrato alla mattina nei campi: sono omacci tarchiati con un grande ciuffo chiuso in una retina, vecchi pronti a digrignare i denti e donne dall’aspetto mascolino.
Il palazzo sembra una prigione, infatti le finestre sono chiuse da inferriate, e il suo aspetto rispecchia perfettamente la personalità del suo padrone. Tutti questi elementi esterni ci fanno capire che il personaggio, di cui si sta parlando, è un tiranno violento e privo di scrupoli. I Bravi sono presentati da Manzoni quasi come degli automi, pronti a scattare ad un cenno del padrone: se ne stanno infatti sdraiati, in attesa di goder degli avanzi della tavola.
La descrizione dei Bravi viene inserita subito dopo quella dei due avvoltoi perché Manzoni vuole mettere in rilievo la natura quasi animalesca di questi individui. Fra Cristoforo , entrando nell’abitazione di Don Rodrigo, viene trattenuto al banchetto al qualepartecipano tutti i potenti. Lo scrittore descrive minuziosamente la posizione degli invitati dal punto di vista di Don Rodrigo: “ alla sua destra sedeva suo cugino Attilio,all’altro lato della tavola il signor Podestà, e in faccia ad esso, il dottor Azzeccagarbugli”.
Naturalmente Fra Cristoforo, uomo onesto, prova una certa soggezione nel vedere il potente signore a capo tavola insieme agli altri suoi amici. Egli fa di tutto per poter rinunciar al banchetto, ma Don Rodrigo riesce a persuaderlo con atteggiamento prepotente e sicuro di sé.